Famiglia Costa
Titolo
Natura giuridica
Famiglia
Descrizione
Famiglia di origine borghese che affonda le proprie radici a Santa Margherita Ligure, in località Corte, i Costa divennero imprenditori nel XIX secolo, investendo nel commercio dell’olio d’oliva e delle manifatture (tessuti). La fondazione della società, primo nucleo di quella che oggi è conosciuta come “Costa Crociere” avvenne nel 1854, ad opera di Giacomo Costa, con la collaborazione del fratello Giovanni Battista. Pochi anni dopo il commercio dei tessuti venne abbandonato e i Costa si occuparono prevalentemente del commercio di olio, dapprima sui mercati nazionali poi, verso fine secolo, sui mercati argentini e nord americani. Subito le esportazioni si effettuavano sotto il nome di “Costa”, che venne tuttavia modificato in “Dante” nel 1908 per pubblicizzare meglio il prodotto sui mercati internazionali. L’olio Dante ebbe un successo clamoroso e la crescente domanda portò l’azienda ad approvvigionarsi anche dai mercati esteri del Mediterraneo.
Al termine del periodo bellico, dopo che l’azienda era stata posta in liquidazione per impossibilità ad operare sui mercati mondiali, venne ricostituita una nuova società sempre a conduzione familiare con a capo Federico, Eugenio ed Enrico. I Costa ampliarono i propri stabilimenti per la raffinazione dell’olio d’oliva e divennero, tra gli anni ’20 e ’30, l’azienda che più commerciava quantitativi del prezioso estratto. Gli anni ’30, a causa della crisi economica e delle limitazioni dell’export ad opera del regime, indebolirono la società che decise così di diversificare l’attività, prima nel campo armatoriale (dal 1933), poi nel campo tessile (dal 1940). Inoltre si investì nell’industria meccanica e nel campo edilizio, con i membri della famiglia che si suddividevano la gestione dei business.
La Seconda guerra Mondiale fu una tragedia per l’azienda; ci fu una contrazione del commercio mondiale e i bombardamenti colpirono da vicino i Costa. Il Dopoguerra, nell’immediato, non risolse i problemi a causa delle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e di altri beni necessari alla produzione. Riprese però con vigore l’attività armatoriale dell’azienda con a capo Angelo Costa, che puntò, oltre al trasporto merci, al trasporto passeggeri (1947). Il rapporto con Ansaldo fu fecondo come testimoniato dalle commesse di alcune navi: Federico Costa (1957) e Franca Costa (1959). Cominciarono proprio in questo periodo, tra fine anni ’50 e primi anni ’60, le attività crocieristiche (Eugenio C. 1964). La morte di Angelo Costa e la crisi finanziaria degli anni ’70 colpirono duramente la società che decise di ristrutturarsi da azienda familiare a holding con l’ingresso di nuovi soci, tra cui la famiglia Romanengo, e la cessione di attività storiche come quelle tessili e alimentari. Costa focalizzò tutti i suoi sforzi sul settore crocieristico e sul trasporto merci. Nel 1986 nasce Costa Crociere S.p.A. dove la famiglia Costa, rappresentata dalla figura di Nicola Costa, rimane principale azionista. Nel 1997, però, avviene la cessione del pacchetto di maggioranza della compagnia a Carnival Corporation & Plc., rappresentando la fine, seppur simbolica, dell’azienda a conduzione familiare.
Al termine del periodo bellico, dopo che l’azienda era stata posta in liquidazione per impossibilità ad operare sui mercati mondiali, venne ricostituita una nuova società sempre a conduzione familiare con a capo Federico, Eugenio ed Enrico. I Costa ampliarono i propri stabilimenti per la raffinazione dell’olio d’oliva e divennero, tra gli anni ’20 e ’30, l’azienda che più commerciava quantitativi del prezioso estratto. Gli anni ’30, a causa della crisi economica e delle limitazioni dell’export ad opera del regime, indebolirono la società che decise così di diversificare l’attività, prima nel campo armatoriale (dal 1933), poi nel campo tessile (dal 1940). Inoltre si investì nell’industria meccanica e nel campo edilizio, con i membri della famiglia che si suddividevano la gestione dei business.
La Seconda guerra Mondiale fu una tragedia per l’azienda; ci fu una contrazione del commercio mondiale e i bombardamenti colpirono da vicino i Costa. Il Dopoguerra, nell’immediato, non risolse i problemi a causa delle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e di altri beni necessari alla produzione. Riprese però con vigore l’attività armatoriale dell’azienda con a capo Angelo Costa, che puntò, oltre al trasporto merci, al trasporto passeggeri (1947). Il rapporto con Ansaldo fu fecondo come testimoniato dalle commesse di alcune navi: Federico Costa (1957) e Franca Costa (1959). Cominciarono proprio in questo periodo, tra fine anni ’50 e primi anni ’60, le attività crocieristiche (Eugenio C. 1964). La morte di Angelo Costa e la crisi finanziaria degli anni ’70 colpirono duramente la società che decise di ristrutturarsi da azienda familiare a holding con l’ingresso di nuovi soci, tra cui la famiglia Romanengo, e la cessione di attività storiche come quelle tessili e alimentari. Costa focalizzò tutti i suoi sforzi sul settore crocieristico e sul trasporto merci. Nel 1986 nasce Costa Crociere S.p.A. dove la famiglia Costa, rappresentata dalla figura di Nicola Costa, rimane principale azionista. Nel 1997, però, avviene la cessione del pacchetto di maggioranza della compagnia a Carnival Corporation & Plc., rappresentando la fine, seppur simbolica, dell’azienda a conduzione familiare.
Complessi archivistici prodotti
Riferimenti bibliografici
Erika Dellacasa, "I Costa", Marsilio Editore, 2013
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